Trattenimento straniero presso il CIE – Cass. n. 2459/2021
Ordine e sicurezza pubblica - polizia di sicurezza - limitazioni di polizia – stranieri - Trattenimento presso il CIE - Riesame o Proroga - Rito camerale - Fissazione udienza - Necessità - Esclusione - Condizioni.
Il giudice di Pace può decidere sull’istanza di riesame del trattenimento o della sua proroga - che lo straniero, in mancanza di apposita disciplina nazionale, ha diritto di introdurre nelle forme del rito camerale ex art. 737 c.p.c. in ogni tempo, ai sensi dell'art. 15 della Direttiva n. 2008/115/CE, norma self-executing, con le garanzie del diritto di difesa e del contraddittorio previste dalla Costituzione e dalla normativa sovranazionale - senza fissare l'udienza di comparizione delle parti, solo ove, con provvedimento adeguatamente motivato, dia atto della superfluità dell'incombente, alla luce dell'istruttoria già compiuta, e conceda alle parti un termine per il deposito di memorie scritte, onde consentire alle stesse la piena esplicazione del contraddittorio.
Corte di Cassazione, Sez. 1, Sentenza n. 2459 del 03/02/2021 (Rv. 660384 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Proc_Civ_art_737