Prova civile - poteri (o obblighi) del giudice - valutazione delle prove - Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 9245 del 18/04/2007
Principio del libero convincimento del giudice - Conseguenza - Gerarchia di efficacia delle prove - Sussistenza - Esclusione - Presunzioni - Libera valutabilità con il solo limite della motivazione immune da vizi logici.
In tema di valutazione delle prove, nel nostro ordinamento, fondato sul principio del libero convincimento del giudice, non esiste una gerarchia di efficacia delle prove, per cui i risultati di talune di esse debbano necessariamente prevalere nei confronti di altri dati probatori, essendo rimessa la valutazione delle prove al prudente apprezzamento del giudice. Da ciò consegue che il convincimento del giudice sulla verità di un fatto può basarsi anche su una presunzione, eventualmente in contrasto con altre prove acquisite, se da lui ritenuta di tale precisione e gravità da rendere inattendibili gli altri elementi di giudizio ad esso contrari, alla sola condizione che fornisca del convincimento così attinto una giustificazione adeguata e logicamente non contraddittoria.
Corte di Cassazione Sez. 3, Sentenza n. 9245 del 18/04/2007