prove indiziarie - presunzioni (nozione) semplici - sindacato del giudice di merito
Prova civile - prove indiziarie - presunzioni (nozione) - semplici - sindacato del giudice di merito - censurabilità in sede di legittimità - vizio denunciabile - violazione o falsa applicazione di norme di diritto - sussistenza – fattispecie - Corte di Cassazione, Sez. L, Sentenza n. 29635 del 16/11/2018
In tema di presunzioni, qualora il giudice di merito sussuma erroneamente sotto i tre caratteri individuatori della presunzione (gravità, precisione, concordanza) fatti concreti che non sono invece rispondenti a quei requisiti, il relativo ragionamento è censurabile in base all'art. 360, n. 3, c.p.c. (e non già alla stregua del n. 5 dello stesso art. 360), competendo alla Corte di cassazione, nell'esercizio della funzione di nomofilachia, controllare se la norma dell'art. 2729 c.c., oltre ad essere applicata esattamente a livello di declamazione astratta, lo sia stata anche sotto il profilo dell'applicazione a fattispecie concrete che effettivamente risultino ascrivibili alla fattispecie astratta. (Nella specie, è stata cassata la decisione di merito che aveva individuato il presupposto soggettivo per la decorrenza della prescrizione del diritto alla rivalutazione contributiva ex art. 13, comma 8, l. n. 257 del 1992 - rappresentato dalla conoscenza o conoscibilità in capo all'interessato della propria pregressa esposizione ad amianto - nell'invio di una nota alla Contarp, ufficio tecnico dell'I.N.A.I.L., da parte una rappresentanza sindacale dei lavoratori operanti in azienda, sul rilievo, non rispondente a criteri di elevata probabilità logica, che la stessa fosse conosciuta anche del ricorrente benché pensionato da circa sette anni).
Corte di Cassazione, Sez. L, Sentenza n. 29635 del 16/11/2018