Cosa giudicata penale - autorità nel giudizio civile di danno - Condanna generica contenuta in una sentenza penale - Corte di Cassazione, Sez. 3 - , Ordinanza n. . 4318 del 14/02/2019
Giudizio civile e penale (rapporto) - cosa giudicata penale - autorità nel giudizio civile di danno - Condanna generica contenuta in una sentenza penale - Rilevanza nel giudizio civile sul "quantum" - Limiti - Accertamento positivo della potenziale capacità lesiva del fatto dannoso e della probabile esistenza del nesso di causalità - Ulteriori affermazioni sulla concreta sussistenza ed entità del danno – Esclusione – Giudicato sull’azione civile - Effetti.
La condanna generica al risarcimento dei danni contenuta nella sentenza penale, pur presupponendo che il giudice abbia riconosciuto il relativo diritto alla costituita parte civile, non esige e non comporta alcuna indagine in ordine alla concreta esistenza di un danno risarcibile, postulando soltanto l'accertamento della potenziale capacità lesiva del fatto dannoso e dell'esistenza - desumibile anche presuntivamente, con criterio di semplice probabilità - di un nesso di causalità tra questo ed il pregiudizio lamentato, mentre resta impregiudicato l'accertamento, riservato al giudice civile, in ordine all'"an" - in concreto - ed al "quantum" del danno da risarcire. Entro tali limiti, detta condanna, una volta divenuta definitiva, ha effetti di giudicato sulla azione civile e portata onnicomprensiva, riferendosi ad ogni profilo di pregiudizio scaturito dal reato, ancorché non espressamente individuato nell'atto di costituzione di parte civile o non fatto oggetto di pronunce provvisionali, che il giudice non abbia formalmente dichiarato di escludere nel proprio "dictum".
Corte di Cassazione, Sez. 3 - , Ordinanza n. . 4318 del 14/02/2019