vizi della volontà del testatore - dolo (captazione) - Prova indiziaria - Ammissibilità - Condizioni - Convivenza del beneficiario col testatore - Sufficienza - Esclusione. Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 824 del 16/01/2014
In tema di impugnazione della disposizione testamentaria che si assuma effetto di dolo, la prova della captazione, pur potendo essere presuntiva, deve fondarsi su fatti certi che consentano di identificare e ricostruire l'attività captatoria e la conseguente influenza determinante sul processo formativo della volontà del testatore, non potendosi tale prova desumere unicamente dal fatto che il beneficiario (nella specie, figlio del testatore) convivesse col "de cuius".
Corte di Cassazione Sez. 2, Sentenza n. 824 del 16/01/2014