lavoro - lavoro subordinato - categorie e qualifiche dei prestatori di lavoro - qualifiche - carriera - concorsi interni - Corte di Cassazione, Sez. L, Sentenza n. 14275 del 24/06/2014
Lavoro pubblico privatizzato - Concorso interno - Natura ed effetti del bando - Diritti del vincitore del concorso - Derogabilità - Condizioni e limiti. Corte di Cassazione, Sez. L, Sentenza n. 14275 del 24/06/2014
In tema di lavoro pubblico privatizzato, qualora il datore di lavoro, per la copertura di posti di una determinata qualifica, abbia indetto un concorso interno, pubblicando, a tal fine, un bando contenente tutti gli elementi essenziali (numero dei posti disponibili, qualifica, modalità del concorso, criteri di valutazione dei titoli), con la previsione del diritto del vincitore del concorso di ricoprire la posizione di lavoro disponibile e la data a decorrere dalla quale è destinata ad operare giuridicamente l'attribuzione della nuova posizione, è configurabile una offerta al pubblico, che impegna il datore di lavoro ad adempiere le obbligazioni assunte e consolida nel patrimonio dell'interessato l'acquisizione di una situazione giuridica soggettiva, vale a dire la modifica del precedente rapporto di lavoro, dalla quale il datore non può sciogliersi che per mutuo consenso o per cause ammesse dalla legge e non per mutamento in peggio da parte di un sopravvenuto contratto collettivo.
Corte di Cassazione, Sez. L, Sentenza n. 14275 del 24/06/2014