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Carte di libera circolazione (C.L.C.) – Cass. n. 18167/2020

Lavoro - lavoro subordinato (nozione, differenze dall'appalto e dal rapporto di lavoro autonomo, distinzioni) - retribuzione - Dipendenti delle Ferrovie dello Stato - Carte di libera circolazione (C.L.C.) - Natura retributiva - Esclusione - Fondamento.

Le cd. carte di libera circolazione (C.L.C.), previste in favore del personale delle Ferrovie dello Stato dalla contrattazione collettiva, non hanno natura retributiva, poiché costituiscono agevolazioni ancorate al mero "status" di dipendente (o ex dipendente pensionato), del tutto svincolate dalla natura e dalle modalità di esecuzione della controprestazione lavorativa, tant'è che, se non utilizzate, non sono suscettibili di essere tramutate in un controvalore economico.

Corte di Cassazione, Sez. L - , Sentenza n. 18167 del 01/09/2020 (Rv. 658841 - 01)

Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_2099

CORTE

CASSAZIONE

18167

2020