Contratto di collaborazione coordinata e continuativa – Cass. n. 4360/2023
Lavoro - lavoro subordinato (nozione, differenze dall'appalto e dal rapporto di lavoro autonomo, distinzioni) - costituzione del rapporto - impiego pubblico - impiegati dello stato - disciplina - in genere - Contratto di collaborazione coordinata e continuativa - Accertamento giudiziale della natura subordinata del rapporto - Conseguenze - Diritto alla conversione - Esclusione - Tutela risarcitoria ex art. 2126 c.c. - Ricostruzione della posizione previdenziale - Diritto al trattamento di fine rapporto - Sussistenza.
In tema di pubblico impiego privatizzato, in caso di stipulazione di un contratto di collaborazione coordinata e continuativa che, in seguito ad accertamento giudiziario, risulti avere la sostanza di contratto di lavoro subordinato, il lavoratore non può conseguire la conversione del rapporto in uno di lavoro subordinato a tempo indeterminato con la P.A., ma ha diritto ad una tutela risarcitoria, nei limiti di cui all'art. 2126 c.c., nonché alla ricostruzione della posizione contributiva previdenziale ed alla corresponsione del trattamento di fine rapporto per il periodo pregresso.
Corte di Cassazione, Sez. L - , Ordinanza n. 4360 del 13/02/2023 (Rv. 666909 - 01)
Riferimenti normativi: Cod_Civ_art_2126, Cod_Civ_art_2120, Cod_Civ_art_2094