Differenze inventariali Corte di Cassazione Sez. 5, Sentenza n. 27549 del 30/10/2018
Tributi erariali indiretti (riforma tributaria del 1972) - imposta sul valore aggiunto (I.V.A.) - accertamento e riscossione - attribuzioni e poteri degli uffici I.V.A. - richiesta di dati, notizie, documenti - modalità - art. 44 del d.p.r. n. 441 del 1997 - differenze inventariali - nozione - presunzioni di cessione e di acquisto di beni in evasione di imposta - prova contraria - onere del contribuente. Corte di Cassazione Sez. 5, Sentenza n. 27549 del 30/10/2018
>>> In tema di accertamento delle imposte sul reddito, in caso di "differenze inventariali", ovvero differenze registrabili tra le quantità di merci giacenti in magazzino e quelle desumibili dalle scritture di carico e scarico, operano le presunzioni di cessione e di acquisto dei beni in evasione di imposta, di cui all'art. 44 del d.P.R. n. 441 del 1997, annoverabili tra le presunzioni legali cosiddette "miste", che consentono, entro i limiti di oggetto e di mezzi di prova stabiliti a fini antielusivi, la dimostrazione contraria da parte del contribuente, il quale sarà tenuto a provare, con le modalità tassativamente indicate dagli artt. 1 e 2 del d.P.R. n. 441 del 1997, che la contrazione registratasi nella consistenza del magazzino è frutto dell'impiego produttivo dei beni e non di cessioni o acquisizioni non contabilizzate.
Corte di Cassazione Sez. 5, Sentenza n. 27549 del 30/10/2018