Prova contraria a carico del contribuente – Cass. n. 4946/2021
Tributi erariali diretti - accertamento delle imposte sui redditi (tributi posteriori alla riforma del 1972) - accertamenti e controlli - Società di comodo - Mancato superamento del test di operatività - Prova contraria a carico del contribuente - Art. 30 l. n. 724 del 1994 come modificato dalla l. n. 296 del 2006 - Ammissibilità -Contenuto - Interpello disapplicativo - Previo esperimento - Necessità - Esclusione.
In tema di società di comodo, in caso di mancato superamento del test di operatività, anche in seguito alle modifiche apportate all'art. 30 della l. n. 724 del 1994 dalla l. n. 296 del 2006, permane la possibilità per il contribuente di vincere la presunzione legale della finalità elusiva delle società non operative attraverso la prova contraria qualificata dalla ricorrenza di una situazione oggettiva a sé non imputabile che ha reso impossibile il conseguimento di ricavi e la produzione di reddito entro la soglia minima stabilita "ex lege", non essendo a tal fine necessario esperire preventivamente il rimedio precontenzioso dell'interpello disapplicativo.
Corte di Cassazione, Sez. 5 - , Ordinanza n. 4946 del 24/02/2021 (Rv. 660661 - 01)